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19 gennaio 2024

Rapporto Censis-Grünenthal: Il Quadro del Dolore Cronico in Italia

Rapporto Censis-Grünenthal: Il Quadro del Dolore Cronico in Italia
L’impatto del Dolore Cronico in Italia che emerge dal 1° Rapporto Censis-Grünenthal evidenzia la complessità del dolore cronico nel nostro Paese, richiamando l'attenzione sulla necessità di un approccio specialistico integrato ed uniforme e di un maggiore sostegno.

Il 1° Rapporto Censis-Grünenthal «Vivere senza dolore» rivela che il dolore cronico affligge 9,8 milioni di italiani, impatta quindi il 19,7% della popolazione adulta. Questa condizione, particolarmente diffusa tra le donne e gli anziani, non solo influisce negativamente sulla qualità della vita dei pazienti ma comporta anche costi sociali rilevanti stimati in quasi 62 miliardi di euro all'anno. L'indagine evidenzia la complessità e l'ampiezza dell'impatto del dolore cronico in Italia, spaziando dai costi diretti e indiretti per la gestione della patologia alle conseguenze sul lavoro e sulla vita quotidiana. In particolare, il rapporto mette in luce che il 72,5% dei malati considera il dolore come un grande "rimosso" nella nostra società, sottolineando la necessità di aumentare la consapevolezza e la comprensione su questa problematica.

Il dolore cronico non si limita a creare un onere finanziario, ma ha anche un impatto diretto sulla vita quotidiana dei pazienti. Il 67,8% dei malati dichiara un'influenza significativa del dolore sulla vita quotidiana, mentre il 92,8% afferma che il dolore condiziona le proprie attività quotidiane. Queste sfide quotidiane spaziano dalle difficoltà fisiche nel sollevare oggetti o fare attività fisica, fino agli impatti psicologici, quali ansia, depressione e vertigini.
La componente emotiva del dolore cronico è altrettanto significativa, con il 56,5% dei malati che sente di non essere compreso veramente nella sua sofferenza, sottolineando la solitudine spesso associata a questa condizione. Questa mancanza di comprensione si estende anche al contesto lavorativo, con il 41,3% dei malati occupati che ritiene che la propria condizione sia sottovalutata sul posto di lavoro.

Il rapporto fornisce indicazioni chiare sulle aspettative dei malati. L'86,2% auspica l'istituzione, nell’ambito del Servizio sanitario nazionale, di uno specialista di riferimento per il dolore cronico di intensità moderata o severa o un servizio specificamente dedicato mentre l'81,7% ritiene che il dolore dovrebbe essere riconosciuto come una patologia a sé stante, sottolineando la necessità di un approccio dedicato.

“I dati del Rapporto Censis Grünenthal evidenziano la complessità del dolore cronico in Italia e l’urgenza con la quale il sistema ha bisogno di un cambiamento consapevole, a partire dalla necessità di un approccio uniforme sull’intero territorio nazionale. Come realtà italiana rispondiamo da 45 anni al bisogno di salute nell’area del dolore e continuiamo a far evolvere la sua gestione ogni giorno, insieme a medici e pazienti, grazie ad un ampio portfolio e all’innovatività dei nostri servizi.”

Per il rapporto integrale: 1° Rapporto Censis-Grünenthal | CENSIS

Laura Premoli, General Manager Grünenthal Italia

“I dati del Rapporto Censis Grünenthal evidenziano la complessità del dolore cronico in Italia e l’urgenza con la quale il sistema ha bisogno di un cambiamento consapevole, a partire dalla necessità di un approccio uniforme sull’intero territorio nazionale.”

Laura Premoli,

General Manager

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